Tenta di avvelenare un’anziana per prendersi la proprietà

Per molto tempo ha assistito lei e la sorella, morta qualche anno fa. In cambio aveva avuto la possibilità di acquistare a un prezzo stracciato la nuda proprietà dell'abitazione dove vivevano, lasciando loro l' usufrutto fino a quando fossero state in vita. Una situazione che forse si è protratta più di quanto lui si aspettasse e, per questo, avrebbe cercato di avvelenarla. Scoperto con una siringa in mano mentre metteva il veleno nella minestra dell'anziana, da due anni ricoverata in una casa di cura, è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. La vittima è un'anziana musicista, 99 anni, di Scarperia (Firenze). Lui, 63 anni, fiorentino, è un agronomo in pensione. La storia, oggi sul Corriere fiorentino, è successa a Firenze.

 A scoprire l'uomo con una siringa piena di uno strano liquido verde sono stati gli inservienti della casa di cura di Montedomini che hanno avvertito i carabinieri. L'uomo ha detto che era un lassativo. In realtà le analisi hanno confermato che si trattava di un mix di sostanze tossiche ricavate da piante. Come in un giallo l'uomo avrebbe sfruttato la sua professione, era esperto di piante tropicali, per preparare il veleno ed entrare in possesso della casa, già divisa da qualche anno in tre mini appartamenti: in uno ci abita la figlia dell'uomo. Per gli altri due era stato fatto un preliminare di vendita che assegnava all'agronomo la proprietà al momento della morte della donna. Gli appartamenti sarebbero stati venduti agli attuali inquilini che già versavano a lui una specie di 'rata' sul futuro acquisto. I problemi per l'uomo sono sorti quando all'anziana è stato assegnato un amministratore di sostegno che ha preteso dall'agronomo un affitto regolare a 2.300 euro al mese. L'uomo si sarebbe giustificato dicendo che la donna gli aveva chiesto di aiutarla a morire.