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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Agguato all'arcivescovo Betori: rimane in carcere il presunto attentatore

Il gip ha convalidato il fermo per l'uomo ritenuto responsabile dell'agguato in cui rimase ferito all'addome don Paolo Brogi segretario dell'arcivescovo Giuseppe Betori

L’uomo fermato per l’attentato del 4 novembre scorso all’arcivescovo Betori resta il carcere. Il gip ha convalidato il fermo di Elso Baschini, 73enne ritenuto responsabile dell’agguato nell’arcidiocesi fiorentina, dove rimase ferito don Paolo Brogi. Il fermato prima di avvalersi della facoltà di non rispondere ha dichiarato di essere estraneo al fatto. Il suo difensore, l’avvocato Cristiano Iuliano, ha evidenziato l'inesistenza di un possibile pericolo di fuga e proposto gli arresti domiciliari all’interno di un istituto per ex detenuti. Il gip invece ha ritenuto opportuno confermare la custodia cautelare in carcere. Proprio oggi sono state diffuse le fotografie scoperte sul cellulare di Baschini, risalenti al 2010, che immortalavano l’esterno di piazza dell’Olio e l’interno della Curia. La caccia a Baschini era partita sin da subito, grazie ad una fonte confidenziale della polizia che indirizzava gli investigatori in quella direzione.

COLPO - “Quel colpo di pistola mi è partito per sbaglio" l'avrebbe detto il 73enne a un amico ventennale, un pregiudicato marocchino, che gli investigatori gli avrebbero fatto incontrare venerdì in una stanza della questura.  Proprio la confidenza e le foto, sono tra gli indizi di colpevolezza; oltre al totale cambio di look. La trasmutazione fu così radicale che, nei giorni post-agguato quando Baschini si recò al solito ufficio postale per ritirare la pensione e l’addetto non lo riconobbe e fu costretto a chiedergli un documento.

Agguato arcivescovo Betori: le foto del cellulare del presunto attentatore



BETORI – Oggi l’arcivescovo Betori, a margine della presentazione delle opere di Giotto alla Galleria Tretiakov di Mosca, ha ribadito il suo perdono precisando che questo non impedisce l’accertamento della verità giudiziaria.
 

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