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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tassista aggredito: i due accusati assolti per "legittima difesa"

La decisione del gup Anna Liguori. La figlia di Gino Ghirelli: "Siamo distrutti"

Gino Ghirelli dal 12 luglio 2017 si trova in coma, i due ragazzi di 23 anni accusati di averlo aggredito sono stati assolti. I due erano saliti sul taxi per farsi accompagnare alla loro auto in San Niccolò, ma Ghirelli non potendo ricevere pagamenti con il bancomat deviò in piazza Beccaria per permettere ai giovani di prelevare del denaro contante. Proprio nella piazza i tre avrebbero iniziato a litigare, ma le dinamiche della colluttazione non sono chiare, forse tra 90 giorni quando arriveranno le motivazioni del gup, Anna Liguori, ci sarà una risposta. Intanto i 23enni sono stati assolti in quanto si trattò di legittima difesa.

Gino Ghirelli alle 2:20 del 12 luglio contattò la centrale comunicando di essere stato aggredito da due clienti. L'uomo fu trovato dalla figlia in stato comatoso nella sua abitazione, a dare l'allarme i colleghi preoccupati per la sua mancanza al lavoro.

I giovani, scoprendo il 13 luglio dell'aggressione ai danni di un tassista, si presentarono alla caserma di San Piero a Ponti dove vennero interrogati dagli inquirenti.

"Siamo distrutti - ha dichiarato Silvia Ghirelli, figlia di Gino al termine dell'udienza - mio padre è ancora in coma e oggi non c'è stata giustizia. Le nostre vite sono sconvolte ma loro la passeranno liscia senza neanche mai averci chiesto scusa" riporta La Repubblica.

Le prime notizie dell'aggressione il 13 luglio 2018

Aggressione: indagati due 20enni il 14 luglio

Il corteo per Gino, 90 giorni dopo l'11 ottobre 2017

Taxi fermi per Gino in coma da 180 giorni il 10 gennaio 2018

La lettera della figlia per il compleanno di Gino il 2 agosto 2018

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