Lettera choc in Consiglio comunale: "Caccia ai neri, c’era la polizia municipale"

Ieri racconto choc durante l’Assemblea di Palazzo Vecchio della consigliera Ornella De Zordo, riguardo un’aggressione che sarebbe avvenuta a discapito di un gruppo di cittadini senegalesi da parte di una "squadra" di cui avrebbero fatto parte anche agenti della polizia municipale. La segnalazione sarebbe giunta alla consigliera di "Un'altra città un altro mondo" in forma di lettera.

Il mittente è persona che la consigliera conosce ma sulla cui identità, anche su richiesta dell'interessato, De Zordo ha mantenuto il riserbo. Secondo quanto riferito da De Zordo nell'aula consiliare l'aggressione sarebbe avvenuta verso le 23 di giovedì scorso in via Alamanni, a due passi dal capolinea della stazione di Santa Maria Novella della tramvia. L'autore della lettera ha notato un gruppo di 10-15 persone, tutti con guanti neri indosso e con un "fare a dir poco agitato", con due di loro, i più anziani, con in mano una ricetrasmittente dal quale sarebbe giunto il segnale: "Stanno arrivando! Attraversate la strada". I "più giovani si sarebbero quindi spostati di corsa verso la fermata della tramvia accogliendo a pugni 5-6 giovani di colore scesi dal convoglio che avrebbero poi cercato scampo dalle botte fuggendo.

Dopo un tentativo andato a vuoto di inseguire gli aggressori, il testimone avrebbe incrociato nuovamente i due uomini più anziani, decidendo di seguirli. "Sono riuscito - scrive - a sentirli parlare al cellulare e uno di loro ripeteva ossessivamente: 'Dove siete? Vi serve una macchina? Vi mando una volante?''. Il testimone avrebbe capito allora che si trattava di pubblici ufficiali. La conferma, sempre secondo il suo racconto, l'avrebbe avuta poco dopo, quando uno dei due, accortosi del pedinamenti, lo avrebbe apostrofato chiedendogli i documenti e mostrando un tesserino della polizia municipale prima di invitarlo a girare al largo.

DENUNCIA - Nessuna formale denuncia o esposto è stato finora presentato alla magistratura a proposito dei fatti raccontati nella lettera. L'autore, ha riferito la consigliera De Zordo, è ancora scosso ed intimorito, e si è preso ancora qualche giorno di riflessione per valutare il da farsi.