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Cronaca

Aeroporto di Peretola, l'Enac ha scelto la pista parallela convergente

Per l'Ente nazionale dell'aviazione non ci sono dubbi: "Delle due ipotesi esaminate, l'unica adottabile come soluzione risulta essere quella con orientamento 12:30"

E alla fine l’Enac emise il verdetto sull’ampliamento o meglio sulla nuova Peretola. Per l’Ente nazionale per l’aviazione civile, il giudice finale di una partita che va avanti da decenni, non ci sono più dubbi riguardo all’aeroporto di Firenze: “delle due ipotesi esaminate, l'unica adottabile come soluzione risulta essere quella con orientamento 12:30”. Un’unica soluzione, insomma, la ‘parallela convergente’. Scartata quindi, nella documentazione tecnica sulla valutazione comparativa tra le ipotesi di potenziamento dello scalo fiorentino, l’alternativa obliqua, quella che in gergo tecnico veniva definita la ‘9:27’. Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire. In più di un’occasione l’Ente aveva prefigurato l’orientamento parallelo come la miglior soluzione per risolvere il nodo sul Vespucci. Ma qui a Firenze il parere tecnico dell’Ente era più atteso delle parole dell’oracolo di Delfi.

Non parallela ma leggermente distorta, piegata da una manciata di gradi proprio in direzione dell’autostrada. Un’inerzia geografica che piace molto al Comune di Firenze, Matteo Renzi in testa, che da sempre ha spinto per la pista parallela. Lo studio dell’Enec sarà presentato tra poche ore dal Presidente della Regione, Enrico Rossi, ma da alcuni stralci della documentazione il quadro appare molto chiaro. Come detto, no all’ipotesi di un orientamento obliquo. Perché?  Secondo l’Enac l’opzione “risulta inadeguata ad essere proposta come 'nuova infrastruttura', permanendo in essa tutte le limitazioni proprie della pista attuale”. Come dire, una nuova infrastruttura già vecchia, che porterebbe con sé tutte le difficoltà dell’attuale, quindi inutile.

Per questo la soluzione parallela è la sola “adottabile, non sussistendo condizioni di comparabilità tra le due giaciture 12:30 e 9:27, sotto nessuno dei profili di valutazione compiuta ovvero aeronautico, territoriale e economico”. Premiata nell'orientamento, premiata nei numeri. Partendo proprio dai costi. Vantaggi tecnici ma anche di cassa. Nello studio infatti si stima, “pur con le debite cautele”, che anche dal punto di vista economico la parallela sarebbe un investimento necessario di 111,6 milioni di euro per la realizzazione della nuova pista obliqua e di 75 milioni per quella convergente parallela. Con questa soluzione inoltre “risulta praticamente eliminato l’impatto acustico sulle aree residenziali”. Per quanto riguarda gli espropri lo studio parla di circa 110 ettari nel caso della pista parallela e circa 85 per quella obliqua.
 

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