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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Aeroporto di Peretola: nulla di fatto a Roma, nuovo rinvio sull'ampliamento

Tutto rimandato dopo la seduta della Conferenza dei servizi

La conferenza dei servizi convocata per oggi a Roma al ministero delle Infrastrutture ha per la terza volta rimandato il verdetto su ampliamento e nuova pista dell'aeroporto di Peretola. Non una fumata nera, ma 'grigia', visto che la commissione tornerà a riunirsi presto, mercoledì 6 febbraio.

Stavolta al tavolo è mancato il parere complessivo e definitivo sul progetto da parte del ministero dei Beni culturali. Lo spiega anche la Regione Toscana in una nota: si tratta di un rinvio per dar modo al ministero di "ratificare e formalizzare il proprio parere circa il rispetto delle prescrizioni per la compensazione ambientale e paesaggistica dello sviluppo dell'aeroporto".

All'incontro hanno preso parte tutti i soggetti interessati, compresi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l'assessore regionale alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, il sindaco di Firenze Dario Nardella e quello di Sesto Fiorentino, nettamente contrario all'ampliamento, Lorenzo Falchi.

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Analizzati i documenti pervenuti dalla seduta del 7 dicembre ad oggi, i delegati alla conferenza hanno preso atto della richiesta della soprintendenza di Firenze, in rappresentanza del ministero, di un ulteriore rinvio, finalizzato ad acquisire copia sottoscritta dell'accordo tra Regione Toscana ed i Comuni di Signa e Lastra a Signa.

Dal ministero dei beni culturali sono arrivate garanzie che il parere sarà pronto per la prossima convocazione della conferenza dei servizi, il 6 febbraio. Dunque, dopo decenni di discussioni pro e contro l'ampliamento e la necessità di una nuova pista, fra poco più di una settimana si potrebbe sapere quale sarà il futuro dello scalo fiorentino.

“Consideriamo il rinvio al 6 febbraio come l'ultimo. Non accetteremo più espedienti tattici per ulteriori rinvii, se non si chiuderà il 6 febbraio useremo tutti gli strumenti legali a nostra disposizione”, il commento a caldo del sindaco Dario Nardella.

Di tutt'altro avviso il 'collega' Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto che guida il fronte contrario all'ampliamento. “Il rinvio è l'ennesima prova della confusione tecnica e politica che circonda il nuovo aeroporto. Prendiamo atto della fondatezza di tutti i nostri dubbi, è sempre più palese come gli interessi in gioco siano soprattutto quelli del privato che, con denaro pubblico, realizzerà e gestirà l'opera”, dice Falchi.

Il primo cittadino di Sesto attacca anche il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, che in passato ha spesso frenato sulla realizzazione del nuovo aeroporto.

“Il ministro Toninelli evidentemente vuole essere ricordato come l'artefice a sua insaputa del nuovo aeroporto di Firenze. Smentendo il programma elettorale del M5S a tutti i livelli – attacca Falchi -, dal ministero dei Trasporti non è arrivata alcuna indicazione, con buona pace degli elettori che avevano mal riposto le proprie speranze di cambiamento”.

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