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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Aeroporti, sì al matrimonio Pisa-Firenze: decolla la fusione degli scali

Il valore del Galilei del 13% superiore al Vespucci. Nel pisano si dimette l'assessore Danti (Sel): sinistra verso lo strappo con Rossi, pronta la lista alternativa per le regionali

Dopo il sì di ieri alla fusione tra gli aeroporti di Firenze e Pisa dell’assemblea degli azionisti di Adf, società che gestisce l’Amerigo Vespucci, oggi è arrivato il sì dei soci di Sat, omologa società che gestisce lo scalo Galilei di Pisa. L’esito, quasi scontato, ha visto il voto contrario dei piccoli azionisti di Sat. A favore del matrimonio: Comune e Provincia di Pisa, Camera di commercio e Fondazione Pisa. La nuova società che gestirà i due scali si chiamerà "Toscana aeroporti Spa". Il rapporto di cambio, fissato nella misura di 0,9687 azioni ordinarie Sat per ogni azione ordinaria Adf, significa che il valore economico di Sat è stato valutato superiore di circa il 13% rispetto a quello di Adf.

Non mancano però le polemiche. Infatti la fusione tra gli aeroporti di Firenze e Pisa ha provocato una "vittima" nella giunta pisana guidata da Marco Filippeschi. L'assessore alla cultura Dario Danti (Sel) ha rassegnato oggi le dimissioni. Rivolgendosi al sindaco in una lettera, Danti afferma di aver "apprezzato" e "sostenuto senza se e senza ma" Filippeschi "nell'importante battaglia contro la privatizzazione del sistema aeroportuale toscano. Hai avuto un comportamento ineccepibile al servizio della nostra città e dei nostri concittadini". "Resta però - per Danti - un gigantesco problema politico: la pista da 2.400 metri è in contrasto con gli atti di programmazione regionale (il Pit che la fissa a 2.000 metri) e devasterà ambientalmente la piana fiorentina. È inutile girarci intorno: il problema è politico, tutto politico".

"In questi anni - prosegue Danti - ho sempre lavorato per una sinistra autonoma e di governo. Inoltre, ho da sempre creduto nella costruzione di un'alleanza di centrosinistra a partire dai territori, ben prima della nascita della coalizione di Italia Bene Comune e già quando Sel era all'opposizione del tuo governo nella passata legislatura. Rivendico queste scelte fino in fondo. Oggi, però, prendo atto che per dinamiche e scelte politiche nazionali e regionali quel tipo di alleanza rischia di andare in frantumi".

La frattura sulle politiche aeroportuali segnano così la definitiva rottura politica fra la maggioranza di Enrico Rossi e le forze della sinistra, non solo Sel ma anche Rifondazione, che si preparano così a correre da soli alle prossime elezioni regionali. L'obiettivo della sinistra, che spera di raccogliere in Toscana i frutti dell'onda provocata in Grecia dalla vittoria del partito Syriza del neo-premier Alexis Tsipras, è quello di creare un cartello che vada oltre la sommatoria dei partiti e che possa puntare a superare agilmente la soglia di sbarramento fissata per le liste al 5%. Per questo sono alla ricerca di un candidato governatore dal nome autorevole.

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