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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Acqua: dal rubinetto escono PCB, catrame e vernice

Preoccupanti i risultati delle analisi commissionate da un gruppo di cittadini di Agliana. "Correlazioni con l'inceneritore, il sindaco ci ha ignorati"

PCB, policlorobifenili, sostanze derivate dal petrolio, catrame, vernici, sigillanti. Sono le sostanze rilevate nell'acqua in base alle analisi commissionate da un gruppo di cittadini e di consiglieri comunali su un fontanello del comune di Agliana. Secondo i tecnici le sostanze sarebbero associabili alla presenza dell'inceneritore. La decisione dei cittadini di autotassarsi per avere analisi indipendenti è arrivata dopo la notizia della presenza di 23 km di tubature in cemento amianto, nel tratto gestito da Publiacqua.

I cittadini, in una nota, rilevano come "pericolose per la salute umana" queste sostanze, perché ci sarebbe "un legame tra l’esposizione ai PCB ed un aumento nel rischio di cancro del sistema digerente (fegato) e del melanoma maligno". L’esposizione a PCB sarebbe associata anche "a deficit riproduttivi, ritardo nella crescita, ritardo nello sviluppo, effetti neurologici (anche transienti), alterazioni del sistema immunitario (aumento di probabilità̀ di contrarre malattie, alterazioni nei linfociti circolanti), cloracne e alterazioni della pigmentazione della cute, alterazioni alle unghie e alle gengive". "I PCB una volta assunti - sottolineano ancora i cittadini - rimangono nell’organismo e si accumulano nel fegato, nella pelle, nel cervello e nel grasso corporeo".

I cittadini denunciano anche che "il sindaco è stato informato ampiamente dei suddetti timori" e "nonostante le sollecitazioni, alla data odierna risultano ignorate le richieste fattegli". Inoltre, spiegano, "l’acqua che beviamo risulta essere inoltre la più cara d’Italia". Il 27 marzo ad Agliana ci sarà una nuova assemblea sull'annosa questione.

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