rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Aborto: la Regione Toscana dà il via libera alla Ru486 nei consultori

La pillola abortiva sarà disponibile senza un ricovero ordinario o un day hospital. Sarà infatti presente nei consultori e nei poliambulatori. L'onorevole Nicchi (Sel): "Finalmente le donne saranno libere di scegliere"

La pillola abortiva, la Ru486, in Toscana sarà disponibile senza un ricovero ordinario o un day hospital. Sarà infatti presente nei consultori e nei poliambulatori. Le donne, scelta la via dell’aborto, potranno rivolgersi a questi centri sanitari e dopo l’assunzione del farmaco dovranno restare nella struttura due ore in osservazione. Quarantotto ore dopo la prima assunzione l’assistita dovrà tornare nuovamente nel centro per la seconda dose del farmaco. Fatto questo, due settimane dopo l’avvio della procedura, la visita di controllo. Così, anticipando tutte le regioni italiane, ha deliberato il Consiglio sanitario regionale, l’organo tecnico che affianca l’assessorato alla salute.

“Finalmente le donne saranno libere di scegliere”. Con queste parole l’Onorevole toscana Marisa Nicchi (Sel) commenta l’indicazione del Consiglio sanitario regionale di estendere la somministrazione della pillola abortiva Ru486 nei consultori, oltre che negli ospedali. Secondo Nicchi, “questo via libera è un importante contributo al rispetto della legge 194 visto che aumenterà considerevolmente il numero di medici che non sono obiettori di coscienza”. Inoltre, aggiunge l’Onorevole Nicchi, “questa indicazione del Consiglio sanitario regionale è un sostegno a tutte le donne che si trovano a vivere un momento delicato come quello dell’aborto. Non solo ridurrà le liste d’attesa, ma permetterà alla donna di vivere più serenamente questo passaggio. Spesso negli ospedali le donne vengono in contatto con mamme partorienti, i consultori sono invece strutture più intime che potranno avere un minor impatto psicologico sulle pazienti”.

“Ma questa svolta non basta – conclude l’Onorevole Nicchi – Troppe ancora le regioni italiane dove la legge 194 non viene applicata e la libertà di scelta delle donne non è tutelata. Auspichiamo che le altre regioni seguano l’esempio virtuoso della Toscana ed estendano urgentemente ai consultori la somministrazione della Ru486”.

COSA E’ LA RU486A partire dagli anni '70 sono stati introdotti per l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), oltre alle tecniche chirurgiche, metodi farmacologici, definiti anche aborto medico. I primi farmaci utilizzati sono state le prostaglandine (gemeprost e misoprostolo) e, dagli anni ’80, gli antagonisti del progesterone, il mifepristone, e gli antagonisti dell’acido folico, il methotrexate. Questi farmaci possono essere usati da soli o in associazione. L'Organizzazione Mondiale della Sanità in una pubblicazione del 2003 e il suo aggiornamento del 2012 indica il mifepristone (conosciuto come RU486) come una delle procedure indicate per effettuare un’IVG nelle prime 9 settimane di gestazione (WHO Safe abortion: technical and policy guidance for health systems – Second edition. WHO, Geneva, 2012). Dal luglio 2009 l'AIFA ha autorizzato la commercializzazione in Italia del mifepristone e questo farmaco è regolarmente in commercio in Italia dal dicembre 2009. L’IVG con il metodo farmacologico è una procedura che si basa sull'assunzione, quasi sempre, di almeno due principi attivi diversi, il mifepristone e una prostaglandina, a distanza generalmente di 48 ore l'uno dall'altro. (fonte Ministero della Sanità)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aborto: la Regione Toscana dà il via libera alla Ru486 nei consultori

FirenzeToday è in caricamento