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Cronaca

Tav, +35% sugli abbonamenti: pendolari infuriati

Trenitalia ha deciso i rincari a partire da febbraio, Donzelli chiede l'intervento della Regione

E' bufera fra i pendolari che utilizzano i treni ad alta velocità. Trenitalia ha infatti lanciato nuove regole per l'acquisto degli abbonamenti, a partire dal mese di febbraio. In vendita ci sono quattro tipi diversi di tagliandi, che si differenziano per costo e giorni di utilizzo. Da febbraio, infatti, i pendolari dei Frecciarossa dovranno scegliere se utilizzare un per tutta la settimana, a fasce orarie, oppure valido solo durante la settimana (weekend esclusi). Ma sotto accusa ci sono soprattutto i nuovi prezzi, che vedono molte tratte rincarate del 35%.

Le proteste, oltre che dai diretti interessati, stanno arrivando dal mondo della politica. E coinvolgono anche la Toscana. Ad alzare la voce ci ha pensato il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Giovanni Donzelli che ha annunciato una mozione per impegnare la giunta a chiedere un dietrofront sui rincari: "Il governatore Rossi e il Partito democratico come al solito si preoccupano più di non irritare i poteri forti piuttosto che di tutelare i cittadini che per esigenze di lavoro o personali si spostano in treno", attacca l'esponente meloniano. 

"Le scelte della giunta regionale in tema di trasporto pubblico locale fanno acqua da tutte le parti - sottolinea Donzelli - come sempre la sinistra è capace solo di salire alle cronache quando si parla di nomine nelle società che gestiscono i servizi, tutto mentre in Toscana i treni sono lenti, mai puntuali, sporchi, insicuri, e i rincari sono continui ed ingiustificati. Per non parlare della tanto decantata gara unica del trasporto pubblico locale, talmente ben fatta che il Tar l'ha annullata: un vero e proprio fiasco. Rossi e Ceccarelli facciano al più presto - conclude Donzelli - per non permettere che i pendolari vengano considerati ancora una volta cittadini di serie b".

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