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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Abbonamenti “gratuiti” per il Tpl: 1.700 bonus in due giorni

Palazzo Vecchio dà i numeri, Nardella: ‘Coinvolgeremo 40mila fiorentini’

Abbonamento gratuito per i mezzi pubblici, previo pagamento di una carta fedeltà da 50 o 110 euro (a seconda che si sia presentato o meno la dichiarazione Isee), per gli studenti  residenti a Firenze e i nuovi abbonati. Ieri Palazzo Vecchio ha rilanciato la campagna per quella che il sindaco Dario Nardella ha definito “una rivoluzione per il trasporto pubblico locale”, dando i primi numeri che sono incoraggianti: oltre 1700 bonus già rilasciati e quasi 800 abbonamenti acquistati in appena due giorni. 

Il bonus partirà dal primo settembre, ma c’è tempo fino al 5 ottobre per fare domanda accedendo all’app ‘If’, nella sezione ‘Party con noi’. La gratuità riguarda gli studenti nati tra nati tra il primo gennaio 2005 e il 30 aprile 2010 e coloro che non hanno mai registrato un profilo sul portale di Autolinee Toscane. Il periodo di validità è sei mesi, per estenderla ad altri sei è necessario condividere entro il 31 dicembre almeno 15 viaggi sulla stessa applicazione. Chi è già abbonato, invece, dovrà “accontentarsi” di uno sconto di 50 euro sul prezzo della nuova tessera, ma non avrà da pagare la quota fedeltà e potrà cumulare il bonus con eventuali altri sconti statali.
“Questo piano – ha rilevato il sindaco Dario Nardella – è il primo del genere lanciato da una grande città italiana. Tra studenti, nuovi e vecchi abbonati puntiamo a una soglia di almeno 40 mila persone che saranno coinvolte. Si tratta di una iniziativa molto concreta e di grande impatto per il trasporto pubblico”. 

Con i plafond previsti finanziati con fondi Pon Metro e comunali, la giunta fiorentina stima infatti di erogare circa 15 mila agevolazioni per studenti (nell’ultimo anno scolastico erano circa seimila gli abbonamenti studenti attivi), ottomila per nuovi abbonati e 20mila per quelli storici.

 “Un’iniziativa che va nella direzione di contribuire a ridurre la quota del 60% di soggetti che in città ancora utilizzano il mezzo privato - ha aggiunto l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti - in modo da invertire il trend e portare un numero sempre maggiore di persone a utilizzare sistemi di mobilità alternativa, quindi il trasporto pubblico, lo sharing e in generale la mobilità dolce”.

Se gli studenti delle superiori e le loro famiglie, possono già tirare un sospiro di sollievo per il notevole risparmio (gli abbonamenti annuali costano infatti da 220 a 278 euro), qualche spiraglio si intravede anche per gli universitari. Al momento la convenzione tra Comune, Regione, Ardsu e Autolinee Toscane in scadenza il 20 settembre non è stata rinnovata https://www.firenzetoday.it/cronaca/abbonamento-mezzi-autobus-tram-studenti.html) e la protesta corre sul web, con una petizione lanciata sulla piattaforma change.org da Azione universitaria quattro giorni fa che si appresta a raggiungere quota duemila firme.

Ieri però si sono registrati nuovi segnali di apertura. “Non solo abbiamo confermato la disponibilità a mettere la quota parte che ci spetta di mezzo milione di euro, ma anche di stanziare una cifra eventualmente maggiore in virtù del fatto che gli utenti sono stati davvero tanti. Dagli incontri che ci sono stati con l'Università di Firenze arrivano messaggi ottimistici, quindi siamo fiduciosi che, con il contributo di tutti, si possa arrivare a confermare un modello davvero eccellente”, ha detto Nardella.

La stessa Autolinee Toscane, che nei giorni scorsi aveva smentito di aver chiesto un contributo extra, ha ribadito la propria disponibilità ad andare avanti: “Il problema della convenzione, in realtà, è legato al suo successo, perché gli abbonati sono passati da 24.000 a 38.000. È un fatto molto positivo per noi, ma amplia anche l’intervento pubblico al recupero dei costi. È questo il problema che si è aperto”, le parole del presidente Gianni Bechelli, presidente Autolinee Toscane. “Sarebbe davvero paradossale, in un momento in cui si sta tentando in tutti i modi di agevolare il trasporto anche facendo pagare gli abbonamenti il meno possibile alle giovani generazioni, togliere questa esperienza che invece si è dimostrata ottima e che ha avuto un grandissimo successo”.

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