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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, l'appello di Rossi: "non intasare numeri asl e limitare accessi ai pronto soccorso"

Per i casi sospetti, 'percorsi dedicati' nei pronto soccorso e mascherine obbligatorie. Kit anti-coronavirus sulle ambulanze

Una nuova ordinanza regionale che prevede, all'ingresso dei pronto soccorso, percorsi dedicati per i pazienti che manifestano febbre, tosse o sintomi respiratori; un appello ai cittadini a limitare quanto più possibile l'accesso alle strutture sanitarie; una lettera a tutti i medici di famiglia, perché gestiscano al meglio la comunicazione con i pazienti, per evitare che utilizzino i numeri delle aziende in maniera impropria; un incremento della sanificazione delle strutture sanitarie, soprattutto dei luoghi più affollati.

Sono le nuove misure per fronteggiare il Coronavirus decise dalla Regione Toscana a conclusione di una riunione che si è tenuta a Palazzo Strozzi Sacrati e alla quale hanno partecipato il presidente Enrico Rossi, l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, i direttori generali delle aziende sanitarie toscane e una parte della task force regionale.

“La sanità toscana è in grado di reagire all'emergenza. Non stiamo nascondendo nulla, i casi emersi finora sono risultati negativi. Se dovesse emergere un caso positivo, lo renderemo noto. Stiamo cercando di mettere in atto misure proporzionate ed eventualmente progressive. Ci fidiamo degli organi dello Stato: Istituto superiore di sanità, Protezione civile, Ministero della salute. Fin qui abbiamo fatto tutto quello che potevamo, applicando al meglio le direttive del Ministero. Se dovesse verificarsi un caso, adotteremo le misure indicate dal Ministero” ha detto il governatore Rossi.

NON INTASARE I NUMERI ASL
A proposito dei numeri di telefono, Rossi ha ricordato che sono uno per ogni Asl – per Firenze, Empoli, Prato e Pistoia il numero è 055-5454777 - ma sono riservati a chi ha avuto contatti con persone risultate positive al virus, e a coloro rientrati dalle aree a rischio negli ultimi 14 giorni. In base alle ordinanze ministeriale e regionale, se queste persone non chiamano commettono reato. In seguito alla chiamata, la Asl può fare sorveglianza attiva. "Questi numeri - ha chiarito Rossi - devono essere riservati alle persone previste dall'ordinanza. Se queste chiamano, devono poter trovare libero”.

APPELLO AI CITTADINI
“Allo scopo di tutelare al meglio la salute dei cittadini e di tutte le persone presenti in Toscana  - ha detto il presidente Rossi - raccomandiamo a coloro che manifestano sintomi come febbre, tosse, sintomi influenzali e di malattie respiratorie acute, di limitare per quanto possibile le visite ai degenti nelle strutture ospedaliere e in genere l’accesso ai centri sanitari affollati come pronto soccorso, ambulatori specialistici e di medicina generale; quando ciò non rappresenti un pregiudizio alla cura. In ogni caso prima di recarsi in tali luoghi si consiglia il consulto telefonico con il proprio medico di riferimento”.

PRONTO SOCCORSO
E' stato stabilito che all’ingresso dei pronto soccorso di tutta la Toscana ci saranno percorsi dedicati a chi manifesta sintomi sospetti del virus. Chiunque vada al pronto soccorso, se manifesta sintomi di febbre o è costipato, dovrà inoltre utilizzare una mascherina. Sarà incrementata anche la frequenza delle pulizie delle strutture sanitarie e dei relativi luoghi di attesa. Gli interventi verranno monitorati da Estar, segnando frequenza e modalità degli interventi.

AMBULANZE “POTENZIATE”
Sono pronte ambulanze con attrezzature specifiche per affrontare i casi sospetti. Anpas e Misericordie sono infatti già pronti a intervenire in caso di necessità, essendosi dotate di kit di protezione per i mezzi destinati ai servizi di trasporto per i pazienti per i quali si ipotizza il contagio. I mezzi, al termine di ogni trasporto, saranno sottoposti alla disinfezione così come prevede il protocollo per i servizi su malattie infettive, e per i volontari in queste ore saranno organizzati approfondimenti formativi. “I volontari sono pronti a fare la loro parte, senza allarmismi, ma con tutto quello che serve per operare in sicurezza” hanno detto i presidenti di Anpas Toscana, Dimitri Bettini, e Misericordie Toscane, Alberto Corsinovi dopo aver incontrato il presidente della Regione. per hanno fatto il punto sull’emergenza Coronavirus dopo l’incontro avuto col presidente della Regione, Enrico Rossi.

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