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Cronaca

25 aprile: tutti i luoghi della Resistenza a Firenze

Da via Lupo a via Bolognese

Firenze fu teatro di una dura battaglia per la liberazione, la città era gremita di gruppi partigiani che nell’agosto del 1944 scesero dalle colline e dall’appennino tosco-romagnolo per liberare la città.

Ci sono moltissimi luoghi in città in cui ancora oggi sono visibili i segni della battaglia perché c’è una targa oppure per il 25 aprile viene depositata una corona commemorativa.

25 aprile: perché si festeggia

Ne abbiamo selezionati 10, molti si trovano in Oltrarno dove i partigiani stazionarono a lungo prima di riprendere palazzo Vecchio.

Via Bolognese

Qui si trovava Villa Triste. Il palazzo fu requisito dai tedeschi subito dopo l’armistizio, nella villa la terribile banda Carità portava gli oppositori politici che venivano torturati o uccisi. Bruno Fanciullacci, uno dei partigiani fiorentini, morì qui: si  gettò dal secondo piano per il timore di non resistere alle torture. Era il 17 luglio 1944.

Piazza Pitti

Durante il periodo della battaglia di Firenze, molte famiglie trovarono rifugio in questa piazza. Qui furono accudite dal Comitato toscano di liberazione nazionale.

Via Romana – La Specola

Alla vigilia della battaglia di Firenze il Comitato toscano di liberazione nazionale, consapevole che le due sponde ben presto sarebbero state isolate, mandò un distaccamento in Oltrarno. I partigiani si stabilirono alla Specola. Il loro incarico era di: gestire quella parte della città, coordinare le azioni dei partigiani e stringere contatti con i primi alleati che fossero arrivati a Firenze

Via del Leone

Le suore del convento delle Francescane Missionarie nascosero una trentina di donne e bambini ebrei nella struttura. Nel novembre del 1943, forse a seguito di una soffiata, la banda Carità fece irruzione nel convento e catturò gli ebrei nascosti. Furono tutti inviati nei campi di sterminio da dove pochi tornarono vivi.

Piazza Tasso

La sera del 17 luglio 1944 arrivò la banda Carità e aprì il fuoco sulle persone che erano fuori a frescheggiare, morirono cinque persone tra cui un bambino di 8 mesi.

Via Lupo

Muore il primo soldato alleato ucciso da un cecchino, nella notte del 4 agosto 1944. Il soldato è uno scozzese: Hugh M. Snell, è il primo caduto alleato per la liberazione della città.

Via de’ Bardi - Ponte Vecchio

Nella notte del 4 agosto 1944, i tedeschi fecero saltare tutti i ponti di Firenze ad eccezione di Ponte Vecchio. Il giorno successivo i partigiani Barbieri e Fisher, passando sulla testa dei nemici, attraversarono il corridoio Vasariano e ristabilirono i contatti tra le due sponde dell’Arno.

Via dei Bastioni

I tedeschi in ritirata da Forte Belvedere misero mine nelle strade di accesso alla città. Gli alleati bonificarono la zona ma a loro sfuggì una mina situata sotto dei rifiuti. Il 6 agosto la mina esplose uccidendo sette persone.

Piazza Santo Spirito

L'8 agosto 1944 muore il partigiano Potente, comandate della brigata Garibaldi. Fu vittima di un’azione in combattimento.

Palazzo Vecchio e Palazzo Medici Riccardi

L'11 agosto 1944 alle 6 e 45 i rintocchi della Martinella, la campana di Palazzo Vecchio, dava il segnale dell’insurrezione contro i nazifascisti. I partigiani, radunati nella zona dell'Oltrarno, ricevettero l’ordine di passare il fiume e attaccare i tedeschi. Intorno alle 7 lasciata la sede di via Condotta, il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale (CTLN), nucleo delle forze politiche antifasciste, entrò in Palazzo Medici Riccardi. 

La guerra è finita

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