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Case popolari, ok a nuovo regolamento: subito fuori chi compie illeciti

Graduatoria ogni anno e non più ogni due: approvato dalla giunta, il testo in consiglio comunale per eventuali modifiche

E' stato approvato oggi dalla giunta di Palazzo Vecchio il nuovo regolamento sulle case popolari. Tra le novità introdotte, rispetto all'ultimo del 2015, la stretta sul rispetto dei regolamenti di utenza e delle autogestioni e l'immediata esecuzione della decadenza dell’assegnazione nel caso di attività illecite nell’alloggio popolare o di gravi e reiterate violazioni nell’uso dello stesso.

Prevista poi la segnalazione dei casi di criticità sociale e delle problematiche presenti nel blocco di appartamenti e negli edifici limitrofi, da tenere in considerazione nelle assegnazioni "per favorire l’integrazione culturale e garantire l’equilibrio sociale tra gli inquilini".

Altre modifiche riguardano la modalità di approvazione dello schema di bando per l’assegnazione degli alloggi popolari, i tempi per l’aggiornamento della graduatoria, la mobilità e la percentuale degli alloggi destinati alla mobilità, l’utilizzo autorizzato degli alloggi per l’emergenza abitativa e la nuova durata per l’utilizzo autorizzato e la disciplina in merito alla disponibilità degli alloggi.

“Il nuovo regolamento era atteso dai cittadini più fragili e in difficoltà. E' il frutto di un lavoro di adeguamento alla legge regionale sulla casa, che è la cornice  all’interno della quale si inserisce, andando incontro alle esigenze abitative della nostra città, con l'augurio che contribuisca a fa funzionare al meglio tutto il sistema di assegnazione e gestione dell'edilizia residenziale pubblica”, commenta l'assessore alla casa Andrea Vannucci.

Adesso il testo, che è un adeguamento alla legge regionale sulla casa (legge 2 gennaio 2019 n. 2) deve passare per l'approvazione definitiva al vaglio del consiglio comunale, dove potrebbe essere modificato. Sotto alcune delle modifiche introdotte, come diffuse con una nota stampa da Palazzo Vecchio. Per concorrere all'assegnazione di un alloggio popolare - come prevede la legge regionale, perché questo viene deciso dalla Regione e non dai singoli comuni - è necessario avere la residenza in Toscana da almeno 5 anni.

Case popolari: tutte le novità della legge regionale

Case popolari: subito fuori in caso di illecito

Viene prevista l’immediata esecuzione del provvedimento di decadenza nel caso di attività illecite nell’alloggio o di gravi e reiterate violazioni inerenti all’uso dell’alloggio popolare.

Viene indicata la distinzione tra occupanti abusivi e occupanti senza titolo, prevedendo modalità e tempi di esecuzione del provvedimento di rilascio dell’alloggio diversificati. Inoltre, vengono definiti nuovi criteri di priorità nell’esecuzione in considerazione delle condizioni di fragilità del nucleo e del pagamento delle indennità di occupazione.

Schema del bando Erp (Edilizia residenziale pubblica)

Lo schema di bando per l’assegnazione ordinaria degli alloggi erp viene approvato in sede di assemblea del Lode e non più dal Comune.

Aggiornamento della graduatoria

Sarà possibile aggiornare la graduatoria ogni anno in base alle esigenze abitative del territorio, anziché ogni due anni.

Casi di criticità sociale

Nei casi in cui sono presenti criticità sociali Casa spa (che gestisce il patrimonio Erp) allega alla scheda di consegna dell’alloggio una relazione sintetica sulla situazione sociale del blocco nel quale l’appartamento è inserito e degli edifici limitrofi, nonché delle relative problematiche, in modo da favorire la valutazione del contesto abitativo ai fini dell’assegnazione, secondo quanto previsto dalla legge regionale.

Equilibrio sociale delle assegnazioni

Il Comune nell’individuare gli alloggi da assegnare tiene conto, laddove possibile, del contesto abitativo in cui verrà inserito l’aspirante assegnatario al fine di assicurare la massima integrazione e coesione sociale, nonché la pacifica convivenza, come previsto dalla legge Regionale.

A tale scopo Casa spa deve riportare le criticità legate a situazioni sociali e socio-sanitarie presenti negli edifici individuati per l’assegnazione degli alloggi nelle schede di consegna degli stessi e negli edifici limitrofi.

Il Comune, una volta verificato il diritto all’assegnazione di un alloggio per il nucleo richiedente, può avviare una procedura di valutazione preventiva dell’equilibrio sociale dell’assegnazione, anche avvalendosi della Commissione erp e mobilità.

Le informazioni necessarie per tale valutazione sono acquisite con la collaborazione di Casa spa, del Servizio sociale professionale territorialmente competente e eventualmente di altre realtà presenti sul territorio.

Mobilità

Nel caso di grave disagio sociale, documentato dalla relazione dei servizi sociali che hanno in carico il nucleo familiare, oppure derivante dalla presenza di criticità di ordine sociale o nel caso di situazioni che necessitano di interventi a tutela dell’incolumità personale o familiare accertate dalle autorità competenti, la Commissione erp, su richiesta del presidente, esprime parere circa l’adozione di un provvedimento di mobilità in via prioritaria.

Inoltre, viene introdotta una nuova percentuale di alloggi destinati alla mobilità da definire nel programma di mobilità predisposto dalla giunta ogni due anni e viene favorita la mobilità consensuale.

Si prevede inoltre un aggiornamento semestrale della graduatoria del bando mobilità pubblicato dal Comune. Inoltre, si può prevedere l’individuazione, in collaborazione con Casa spa, di alloggi di risulta sfitti che necessitano di interventi di manutenzione da mettere a carico del nucleo familiare interessato alla mobilità, con successivo recupero della spesa dal canone di locazione.

Utilizzo degli alloggi Erp per l'emergenza

E' prevista una nuova percentuale del 40% degli alloggi (nel precedente regolamento era pari al 35%) annualmente disponibili a favore di nuclei con disagio abitativo e nuovi criteri di definizione dell’emergenza.

Entro la riserva massima del 40% è previsto un 25% all’emergenza sfratti (stessa percentuale di prima), il 10 % riservato esclusivamente ai casi socio-terapeutici o assistenziali segnalati dai servizio sociali e il restante 5% all’emergenza abitativa per tutte le altre casistiche. Definizione trimestrale delle quote di alloggi destinate ad emergenza sfratti e abitativa da parte del Comune.

Nuova durata per l' 'utilizzo autorizzato'

previsto l’utilizzo autorizzato concesso per un periodo massimo di quattro anni, rinnovabili esclusivamente nel caso di permanenza delle situazioni che lo hanno determinato e comunque fino a un termine massimo di otto anni. In precedenza, erano tre anni rinnovabili per un periodo uguale fino a un massimo di 6 anni.

Nuova disciplina della disponibilità degli alloggi

Entro il 31 dicembre di ogni anno, Casa spa deve comunicare al Comune il programma dettagliato degli alloggi che saranno disponibili nell’anno successivo per recupero e ristrutturazione (‘risulta’) o nuova costruzione.

Ogni mese, poi, Casa spa trasmette al Comune la situazione aggiornata degli alloggi sfitti, compresi quelli disponibili per l’assegnazione.

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