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Ristoranti in punta di forchetta

Ristoranti in punta di forchetta

A cura di Marco Gemelli

Il Barco 

Ravioli Wang: cinta senese e cucina cinese

A cura di Marco Gemelli

In un panorama gastronomico che ormai da tempo ha sdoganato sotto le insegne del “fusion” le più diverse commistioni culturali tra Paesi e tradizioni differenti, c'è chi ha voluto sperimentare un legame particolare tra due mondi piuttosto lontani tra loro: da un lato i sapori della cucina cinese – che spesso virano sull'agrodolce – e dall'altro la cinta senese Dop, una delle più felici espressioni dell'agroalimentare made in Tuscany. L'idea è dell'imprenditore Chen, titolare di Ravioli Wang, ristorante cinese in via Baracca, a Firenze, che ha deciso di far incontrare la tradizione toscana con la cucina orientale.

Ecco quindi i tipici dumpling cinesi cotti nella vaporiera, i gyoza, ripieni della pregiata (adesso, almeno, dopo un'attenta rivalutazione e un lavoro di valorizzazione dell'omonimo consorzio) razza suina caratterizzata da setole nere con una fascia bianca, che non a caso sono i “colori” della città di Siena. Più tardi la cinta senese affumicata viene chiamata ad arricchire i tipici spaghetti di soia cinesi, dando loro una sapidità particolare. Il connubio di maggiore successo è però quello che vede la cinta accompagnarsi agli asparagi in agrodolce cotti nel wok insieme alla salsa di soia: croccanti le verdure, ben amalgamate con il grasso della carne, senza che l'una prevarichi sull'altra. L'occasione è stata anche utile per approfondire la storia e le caratteristiche della cinta, grazie al presidente del consorzio Daniele Baruffaldi.

Poteva essere un esperimento temerario, ma alla fine – dopo una sperimentazione condotta da Chen e la moglie Liya – ha funzionato: nei piatti più caratteristici di Ravioli Wang, la cinta senese DOP si fonde con la cucina tradizionale cinese. Ingredienti e tecniche di cottura fanno tesoro delle due culture e ne mantengono l’identità, realizzando un’esperienza fusion ben riuscita. Alla base, in fondo, c'è la volontà di unire il maiale (una delle carni più diffuse nella cultura culinaria orientale) con prodotti e ingredienti di origine cinese. I ravioli, simbolo di calore e accoglienza, sono preparati freschi ogni giorno e proposti in una varietà che abbraccia diverse consistenze e cotture, celebrando la diversità e la ricchezza della cucina orientale. Merito di Chen e Liya, che in via Baracca hanno creato un vero e proprio laboratorio. 

Apertura Ravioli Wang

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