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Loris Pinzani, nato nel 1963 a Firenze, dove vive. Laureato in psicologia presso l'Ateneo fiorentino, specialista in psicologia clinica. Svolge attività di psicoterapia a Firenze e Roma. Coordina intensa attività di ricerca in ambito clinico, ha individuato e teorizzato le componenti del "Processo Anevrotico Terapeutico" PAT; autore di saggi di psicologia clinica, in cui ha teorizzato la metodica riabilitativa, isolandone le componenti. Autore di pubblicazioni specialistiche, è redattore rubriche di psicologia presso reti televisive, direttore scientifico de ilgiornaledipsicologia.it , componente del comitato di redazione della testata neuroscienze.net , consulente di psicologia su reti televisive e radiofoniche. Su Firenzetoday tratterà argomenti di psicologia e psicoterapia legati ai fatti di cronaca e risponderà alle domande dei lettori in "Attualità" e "Psicologia". info@loris-pinzani.it www.loris-pinzani.it Recapito telefonico 3341116316

Psicologia: nel cuore della mente Campi Bisenzio

Neonata morta a Campi: cosa si nasconde dietro l'abbandono della figlia 

L'analisi del dottor Loris Pinzani

L'istinto protettivo in direzione della prole è una condizione certa del comportamento animale, strettamente collegata alla continuazione della specie. Addirittura potremmo dire che gli animali non hanno una vera scelta riguarda questo istinto primordiale, coordinato da secrezioni ormonali. La condizione biologica e psichica che si viene a creare nell'adulto
in genere ed in particolare nel genitore è di un istinto protettivo straordinariamente intenso verso il neonato. Dunque, mentre nel mondo animale questa condotta è istintiva e spontanea, nella specie umana è in parte deliberata, a seconda della personalità del soggetto e delle sue scelte di vita. L'uomo sceglie come far fronte alla realtà e stabilisce quanto e se accondiscendere all'estinto.

Quello che è accaduto a Campi Bisenzio è un fatto inconsueto sebbene non raro. Certo è che la notizia crea un tale disturbo in chi ne venga a conoscenza, che si distoglie volentieri il pensiero dalla vicenda. Per comprendere cosa possa avvenire in un comportamento così lontano dall'attitudine umana e soprattutto materna, dobbiamo risalire alle caratteristiche di personalità dell'individuo ed al suo equilibrio. Abbandonare un neonato comporta l'aberrazione mentale necessaria ad annientare sé stessi, e questo può avvenire in personalità fortemente compromesse; talmente disfunzionali da prevalere sull'atteggiamento spontaneo di cura verso il più stretto parente di cui si possa disporre. Si tratta di anomalie estremamente rilevanti della condizione psicologica individuale, in grado di compiere (dopo aver premeditata la possibilità del fatto) un atto incredibile, lontano dalla natura umana.

Neonata morta a Campi / VIDEO

La stessa cosa accade quando avvengono parricidi, omicidi familiari. Solo con una condizione di totale dissennatezza viene stabilito un simile atto lontano dalla condizione naturale, nel vano intento di riuscire a dimenticare immediatamente dopo. Questo certamente, non sarà possibile, creando un individuo che passa l'esistenza impegnando una energia mentale straordinariamente intensa nel vano intento di rimuovere dalla consapevolezza quello che ha compiuto. Generalmente non riescono neppure minimamente a perdonarsi, così come chi apprende questa notizia (inumana quindi incredibile) non riesce a comprendere l'atto di una mente che appare incredibilmente, follemente perversa, al di là di ogni possibile ed immaginabile spiegazione. La psicologia fa solo analisi dei fatti e descrive le circostanze, lontano da stabilire altro che la condotta di una coscienza dematerializzata, e patologica. Ognuno in sé ha comunque legittimità di un'opinione.

Per info: info@loris-pinzani.it o www.loris-pinzani.it

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