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Natale, panettoni "fuori" dalla pasticcerie: dagli stellati a quello liquido | FOTO

Il dolce simbolo delle festività interpretato in modo meno tradizionale 

Checché se ne dica il panettone è una questione da trattare in modo serio, in quanto sotto la calotta lievitata sono racchiusi colori, fragranze e sapori natalizi. Foto emotive e sensazioni che accompagnano lungo il calendario dell’avvento fino al taglio della cupola rigonfia nella notte di vigilia o del pranzo del ceppo.  

Sebbene i puristi non amino scostarsi dalla versione più classicheggiante, per carità… sempre gradita, sul mercato della lievitazione si affacciano versioni accattivanti e a tratti avanguardiste. 

Nei giorni scorsi è stata presentata la rassegna “I panettoni... degli altri”, ideata dalla testata “Il Forchettiere”. All’interno del Grand Hotel Sina Villa Medici erano presenti noti gelatieri, pizzaioli, oltre a chef (stellati e non). Il tratto caratterizzante della serata erano proprio le proposte di coloro che di solito non sono elencati nella lista di forni e pasticcerie. Addirittura c’è persino chi ha avuto l’idea di mettere il panettone in lattina, un dolce da bere con la cannuccia.

“Il nostro obiettivo – spiega l’ideatore, Marco Gemelli – è offrire una vetrina al talento di chi ogni anno, all’avvicinarsi delle festività natalizie, riesce a dar vita a variazioni sul tema del panettone. Non si tratta di una gara ma di una selezione di eccellenze: a ognuno abbiamo chiesto di presentare la loro versione meno tradizionale e più creativa possibile”.

Tra le fila della manifestazione non mancavano esperti della panificazione come Marco Manzi (Giotto) e Gabriele Dani (Bottega Dani). Quest’ultimo con un panettone al liquore strega e cioccolato bianco. Interessante e di più ampio respiro la versione salata, con pecorino di grotta e cubetti di cinta senese, presentata da Manuel Maiorano (La Fenice). 

Ghiotta la carta calata dal maestro gelatiere Paolo Pomposi (Badiani) con più tipi di cioccolato. Lo chef Mirko Cesari di Harry’s Bar Firenze ha invece optato per un dolce celebrativo, una mousse rosa pralinata per rendere omaggio ai settant’anni dello storico locale fiorentino. 

Il panettone è stato declinato anche in versione solidale come quello della chef televisiva Luisanna Messeri, in vendita da Unicoop per raccogliere fondi a favore della Fondazione Casa Marta (futuro centro delle cure palliative pediatriche in Toscana), sia con un taglio classico sia in versione magnum (da tre chili): prodotto artigianale con una marcia in più per gusto e impegno sociale. 

Non mancano le proposte gourmet. Avvolgente il panettone pera e cioccolato di Filippo Saporito de La Leggenda dei Frati e quello del Santa Elisabetta (due stelle Michelin) firmato dallo chef Rocco De Santis. Superlativa la proposta di Paolo Lavezzini de Il Palagio del Four Seasons Hotel (una stella Michelin).

Più fresca e giovanile la scelta del mixologist Riccardo Aldinucci del Charlie Mixology Bar di Siena che ha presentato in anteprima il “panettone liquido”, un cocktail in lattina realizzato con gli stessi aromi del lievitato e il cui gusto richiama quello del dolce natalizio. Un tocco spirits per entrare a pieno nello spirito natalizio. 

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