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Diario di una donna

Diario di una donna

A cura di Federica Sazzini

Mutuo variabile: la rata che sale del 40 per cento e lo Stato che si volta dall'altra parte

Per chi ha famiglia le complicazioni sono ancora maggiori, sembra che tutto voglia dire: non fate più figli

Immaginate di avere appena comprato casa. È l’inizio del 2021, avete un po’ di risparmi da parte e per quello che manca decidete di stipulare un mutuo. Il bilocale che avete scelto costa 160mila euro, così voi chiedete 130mila euro alla banca a tasso variabile. A fatica l’economia globale sta riemergendo dal Covid, tutto fa pensare che i tassi di interesse resteranno bassi ancora per parecchio tempo.

Ma vi sbagliate. Arriva il classico cigno nero, l’evento inaspettato: scoppia la guerra in Ucraina e l’inflazione schizza al 10%. Passa poco tempo e i tassi di interesse sui mutui iniziano a crescere, così come la vostra rata, che in meno di un anno aumenta del 40%.

Cercate di risparmiare, e vi dite che se non altro, dato che quella per cui pagate il mutuo è la vostra abitazione principale, potrete detrarre il 19% degli interessi passivi pagati alla banca.

Vi fate un rapido calcolo. Nel 2023, il vostro terzo anno di mutuo, pagherete circa 4.700 euro di interessi alla banca. Forse non lo sapete, ma esiste un tetto massimo di interessi detraibili, ed è 4mila euro.

E quindi, pensate, il 19% di quei 4mila euro vi torneranno indietro. Sono 760 euro, e di questi tempi tutto serve.  Tutto questo è vero se il mutuo lo avete acceso da soli.

Ora rifacciamo tutta la storia pensando che il protagonista non sia un single che ha acquistato un bilocale ma una famiglia con figli che ha preso un quattro vani a 320mila euro.

Questa volta sono in due a chiedere il mutuo, sono cointestatari, ne rispondono in solido al 50% ciascuno. Hanno chiesto 260mila euro di mutuo e hanno, ovviamente, una rata del mutuo che è esattamente il doppio del nostro single e pagano interessi che, guarda caso, sono esattamente il doppio.

La domanda è: quanti interessi potranno detrarre? Quanti soldi avranno indietro in dichiarazione dei redditi? Sono entrambi lavoratori, hanno entrambi la loro capienza fiscale (ovvero, pagano entrambi le tasse sul loro lavoro).

Se pensate che avranno 760 euro ciascuno, ebbene vi sbagliate. Ne avranno solo 380 a testa, ovvero la metà.  Sono una famiglia ed essere famiglia in questo Paese è un handicap. Avrebbero fatto meglio a restare single e comprarsi un bilocale ciascuno.

Come un Paese tassa i propri cittadini la dice lunga sul suo sistema di valori. E quindi date retta a me. Restate soli, non fate progetti in comune, non mettete al mondo figli. Allo Stato italiano non gliene importa nulla. E ve lo dimostra riconoscendovi metà della detrazione.

Una piccola cosa, direte voi, sono solo 380 euro. A me sembra una cosa enorme.  Ma, evidentemente, sono l’unica a pensarlo. E a continuare testardamente a pensare che costruire una famiglia, tirare su bambini che saranno un giorno i vostri futuri medici, muratori, ingegneri, cuochi, avvocati, spazzini, giornalisti, infermieri, camionisti, autisti, psicologi, pittori, musicisti, atleti qualche valore dovrà pur averlo. E invece no, nemmeno 380 miseri euro.

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