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"Ei ci fu donato dal cielo per dar nuova forma all'architettura", queste le parole con cui Giorgio Vasari descrisse, nella sua raccolta di biografie "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori", Filippo Brunelleschi, il grande architetto della cupola della cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Nato a Firenze nel 1377, Brunelleschi rivoluzionò lo stile dell'architettura. Le sue opere furono innovative e caratterizzate da severo rigore geometrico e armonia delle proporzioni. 

Egli realizzò, per la chiesa più importante di Firenze, una gigantesca cupola che avrebbe dovuto servire da faro per tutti i fedeli: "Structura sì grande, erta sopra e' cieli, ampla da coprire chon sua ombra tutti e' popoli toscani", così come la descrisse Leon Battista Alberti.
La grandiosa cupola diverrà simbolo della città e lo immortalerà per sempre. Ed è al suo capolavoro che Brunelleschi è rivolto, seduto fra le colonne del Palazzo dei Canonici, sul lato destro del Duomo, nella scultura a figura intera che Luigi Pampaloni realizzò nel 1830.

Il 15 aprile 1446, giorno della sua morte, egli fu temporaneamente sepolto in un loculo del campanile, e trasferito successivamente all'interno della cattedrale sul lato destro dove, inserito in un tondo, vi è il suo ritratto realizzato dal figlio adottivo Andrea Cavalcanti detto il Buggiano.
Nel tempo, le tracce della sua tomba andarono perdute, e fu solo nel 1972, durante gli scavi di Santa Reparata, l'antica cattedrale di Firenze, che fu rinvenuta nella cripta a sinistra delle scale di accesso.

Per ricordare Filippo Brunelleschi e celebrare il giorno della sua morte, nel pomeriggio di martedì 16 aprile il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, assieme alle autorità cittadine, sfilerà fino al Duomo per deporre una ghirlanda sulla tomba dell'architetto che, all'inizio del Quattrocento fu artefice, con Donatello e Masaccio, della magnifica stagione del Rinascimento fiorentino.