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Fiorentini in vacanza? Al mare e in Italia. Sì ai week end fuori porta

Per l’estate in città il 36% si dedicherà ad eventi culturali

I fiorentini che andranno in vacanza quest'estate preferiscono il mare italiano, la maggior parte di chi partirà ci resterà per oltre 2 settimane e rimane sostanzialmente stabile la percentuale di coloro che prevedono di spostarsi per le vacanze (il 65% dei fiorentini), dopo la crisi degli anni passati che aveva visto, nel 2014, il 65,7% dei fiorentini dichiarare la non intenzione di andare in ferie. Sono alcuni degli aspetti che emergono dall’indagine svolta dall’ufficio comunale di Statistica sulle vacanze dei fiorentini per l’estate 2018 e pubblicata nel bollettino mensile di statistica.

Il sondaggio, che ha coinvolto un campione di 800 famiglie, ha messo in luce che la percentuale dei fiorentini che progetta di andare in ferie per un periodo lungo è pari al 55,9% (erano il 62,5% nel 2017). Cresce quest’anno la percentuale di coloro che trascorreranno i week end fuori Firenze (il 9% degli intervistati, erano il 3% nel 2017 e il 6,4% nel 2016). Rimane quindi più o meno stabile il numero dei fiorentini che dichiarano che non lasceranno Firenze questa estate (il 35,1%, erano il 34,4% nel 2017 e il 36,6% nel 2016). 

Il 69,3% dei fiorentini che si concederanno le vacanze, trascorrerà fuori città un periodo di ferie che durerà oltre due settimane (+10,3% rispetto all’anno precedente e +13,4% rispetto al 2016). Rispetto all’anno precedente diminuisce la percentuale di coloro che andranno in vacanza per un periodo compreso tra una e due settimane (-7,0%) e per meno di una settimana (-3,3%).

Il mare resta la meta preferita: risultano ancora in crescita le località italiane (37% contro il 30,9% del 2017) come cresce chi andrà al mare in Toscana (32,1%, era 30,5% nel 2017). In calo invece il mare all’estero (4,9% rispetto al 7,1% dello scorso anno) e le località montane. La maggior parte di coloro che prevedono di andare in vacanza lo farà in un unico periodo (89,6% rispetto all’83% dello scorso anno), il 7,1% frazionerà le ferie in due periodi (-7,5% rispetto al 2017) mentre il 3,3% partirà in 3 periodi distinti (era il 2,4% nel 2017). 

Il periodo preferito

Il periodo preferito per le vacanze rimane la prima quindicina di agosto, ancora con un picco di assenze per Ferragosto, anche se aumentano le assenze a giugno, luglio e settembre. Il 2018 vede aumentare le assenze dalla città in tutti i mesi dedicati alle vacanze ad eccezione di agosto. Gli aumenti più consistenti si rilevano nei mesi di giugno e settembre quando si registrano mediamente 15.496 e 11.301 fiorentini assenti contro gli 8.860 e 7.401 rispettivamente del 2017. Anche luglio mostra un incremento ma di entità minore passando da una media di 56.156 fiorentini in vacanza del 2017 ai 61.025 del 2018. Agosto, con 86.186 assenze medie, si conferma il mese preferito per le vacanze nonostante sia l’unico a registrare un calo rispetto al 2017 (le assenze erano 97.308) riportandosi sui valori del 2016. Luglio e in particolare agosto rimangono dunque i mesi più rappresentativi sul piano delle vacanze. 

Chi rimane in città

In merito a come trascorreranno l’estate a Firenze, indipendentemente dall’effettuare o meno periodi di vacanza fuori città, i fiorentini hanno risposto che le attività preferite sono, come negli anni passati, quelle da svolgere a casa propria o altrui (32,7%) oppure all’aperto in città o in campagna (31,0%), entrambe in calo rispetto all’anno precedente. In corrispondenza delle suddette diminuzioni, si registrano aumenti per quasi tutte le altre attività in particolare palestra/attività sportive (da 8,2% del 2017 a 10,2% del 2018) e il cinema (da 5,3% del 2017 a 7,8% del 2018), entrambi però non tornano sui livelli del 2016 quando erano rispettivamente 12,9% e 9,8%. In calo anche pizzeria/ristorante/pub (3,9%; era 5,8% nel 2017 e 6,1% nel 2016). Principalmente il tempo libero viene trascorso con la famiglia (55,8%) o con gli amici (20,5%). Rispetto all’intenzione di partecipare agli eventi culturali che offre la città in estate, il dato risulta invariato rispetto al 2017 (36,7%) dopo l’inversione di tendenza degli anni precedenti. Si mantiene elevata la percentuale di coloro che dichiarano di dedicarsi ad altre attività culturali (11,3%; era 10,2% l’anno precedente)

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